L’albero
ALBERO STANDARD DEL FIRST CLASS 8
1 Testa dell’albero completa
2 Incappellaggio a 7/8
3 Luce di testa d’albero
4 Attacco per le crocette
5 Crocette
6 Ghiera delle crocette
7 Puleggia
8 Inferitura della randa
9 Anello per il tangone
10 Attacco del boma
11 Uscita della drizza
12 Attacco del caricabasso
13 Ghiera anteriore del boma
14 Guida di scorrimento sul boma
15 Ghiera posteriore del boma
16 Albero
17 Boma
18 Rinforzo attacco sartie
19 Rinforzi per le volanti
REGOLAZIONE DELL’ALBERO DEL FIRST CLASS 8
di Benoìt Charon
L’albero da solo merita un capitolo La combinazione delle crocette potenti e delle volanti talvolta determinano degli effetti perversi Prendete i primi dieci del Cam pionato Nazionale ’88: voi troverete regolazioni diverse Ognuno ha defi nito ciò che conviene alle sue vele e al suo modo di navigare e l’ha re gistrato con l’aiuto di un tensiome tro o misurando la distanza tra la base della filettatura e la coperta Dunque prevale l’empirismo, la regolazione perfetta sembra inacessi bile per le ragioni seguenti Le sar tie basse tendono lateralmente la parte bassa dell’albero, ma ne limi tano la curvatura, così come le vo lanti basse Le sartie alte tratten gono l’albero lateralmente a livello del punto d’attacco e ne definiscono la sua curvatura iniziale Le volan Effetti sulla regolazione ti, oltre al loro ruolo classico di dell’albero dalla tensione tensione dello strallo, sono molto dei suoi diversi elementi decentrate rispetto all’asse della barca Quando sono tese, creano un effetto di torsione sull’albero e allentano completamente le sartie alte Il paterazzo, accentuando la curvatura dell’albero, tenderà a determinare un aumento di tensione delle sartie basse e una diminuzione di quelle alte (vedere disegno) In parte si può regolare la tensione delle sartie alte e basse La descrizione che segue indica il comportamento dello albero che risulterà da queste due regolazioni Ci si orienterà dunque verso una tensione più o meno uguale delle sartie, regolazione che necessita poca tensione della volante, anche con vento forte, compromettendo un po’ la tenuta laterale dell’albero, sempre permettendo di controllare bene il volume della randa
Sartie basse tese | Sartie basse molli | |
Sartie alte tese | Poca curvatura nella parte alta, strallo teso L’azione del paterazzo e delle volanti con vento forte causa una curvatura laterale importante | Molta curvatura nella parte alta, strallo teso La curvatura dell’albero con vento forte tende ad indurire le sartie basse senza deformazioni drammatiche |
Sartie alte molli | Albero diritto, strallo molle Obbligo di tendere molto presto le volanti Nessuna tenuta laterale | Poca curvatura nella parte alta, strallo molle Man ma no che il vento aumenta la tensione delle volanti porta una curvatura a S dell’albero |
COMPORTAMENTO E PRESTAZIONI
Di bolina:Il compromesso tra rotta e velocità si evolve in funzione della forza del vento Il timoniere, autorizzato a fare prua fin che il mare è calmo, tende a privilegiare la velocità quando si alzano le onde L’utilità del punta piedi si fa sentire quando si deve continuamente lavorare sulla scotta della randa e sul paterazzo Il First Class 8 è stabile sotto vela, per alleggerirlo, si aprirà progressivamente il genoa arretrando il punto di scotta e si appiattirà la randa Si cercherà di portare al centro l’equipaggio e di farlo arretrare un po’ quando il vento rinforza, alcuni equipaggi allora alzano un po’ la deriva per rendere la barca più manovrabile
Alle andature portanti: Con vento medio, solo una imbarcazione tenuta perfettamente piatta avrà una buona velocità , in particolare al lasco
Sotto spi: Sarà curato in modo particolare l’assetto longitudinale, il timoniere osserverà con occhio attento il volume d’acqua trascinato e la piccola onda intorno al timone non dovrà mai inondare la parte posteriore del pozzetto, salvo, ben inteso, in occasione di onde corte formate Ultimo punto: il tangone si tiene generalmente molto alto, per evitare di chiudere le balumine di uno spi voluminoso
Scelta delle vele: La tendenza è di alleggerirle I tagli diventano bi, a volte triradiali, utilizzando tessuti più sofisticati a trame orientate Il numero dei giochi di vele per una stagione non è limitato dalla stazza come per il J24 Nell’88 si è notata la scelta fatta dagli svizzeri per vele con taglio magro lungo l’inferitura per fare molta prua sulle acque lacustri, in opposizione alla scelta di vele molto potenti fatta su “Cyprion”, vittorioso a Sétè con onde corte A meno di essere velai o milionari e di possedere un gioco di vele per ogni condizione di mare, si cercherà una combinazione polivalente nelle vele tagliate ai limiti massimi di stazza Ricordandosi inoltre che un buon velaio può far evolvere il taglio delle vele in funzione di eventuali problemi di rotta o di potenza
Ecco, non vi resta nient’altro che farvi prestare un camioncino dal concessionario dell’angolo, trovare quattro compagni d’equipaggio il cui talento non avrà rivale che il loro buon umore, e navigare verso la vittoria che vi attende forse alla curva di uno dei numerosi campionati organizzati durante l’anno
LE REGOLAZIONI DI ALCUNI REGATANTI
Ad alcuni regatanti sono state poste le seguenti domande:
1 – Quali sono le vostre basi per la regolazione dell’albero in acqua ?
2 – Quali sono le vostre basi per la regolazione dell’albero in navigazione?
Queste sono le risposte che hanno dato
BERNARD MALLARET
1 – Niente inzeppatura longitudinale della mastra con forte tensione delle sartie alte e basse Per l’inclinazione dell’albero: se l’albero resta dritto, la randa conserva la sua potenza; se l’albero è incurvato, la randa rimane piatta
2 – Con poco vento nessuna tensione delle volanti, la tensione aumenta con vento forte senza però cazzarle a ferro per due ragioni: – evitare di portare troppo al vento il punto d’attacco delle sartie – non comprimere troppo l’albero quando la barca è soprainvelata, in quanto si rischia di piegarlo LAURENT TILLEAU
1 – L’inclinazione è maggiore che sulla altre barche
(“Nautilus”, “YC Mauguio Estelle”) L’albero è inzeppato davanti e l’attrezzatura è molto ben tesa soprattutto le sartie basse
2 – Con vento medio le volanti sono molto tese, con vento forte tensione massima e paterazzo teso
RONAN LE BIHAN
1 – Misure prese col tensiometro: – sartie alte a 35 con vento medio e leggero e a 40 con vento forte – sartie basse a 32 con vento medio e leggero e a 36 con vento forte Inzeppatura della mastra: l’albero è bloccato dietro in qualsiasi condizione di vento Lunghezza dello strallo: mt 9,17 con vento medio e leggero e mt 9,16 con vento forte
2 – Volanti: tensione minima per un raddrizzamento normale dello strallo Caricabasso: molle o quasi Paterazzo: teso al minimo per evitare al cavo di ballare
JEAN YVES JAFFREZIC
1 – Le regolazioni sulla nostra barca si fanno in base ai riferimenti visivi e non in base alle misure Poichè le nostre vele non sono molto grasse, l’albero deve avere la miglior tenuta possibile
2 – Con poco vento non tendiamo le volanti, mentre con vento medio e forte le tendiamo poco Noi ci sforziamo di incurvare poco l’albero e cominciamo ad utilizzare il vang quando dobbiamo cazzare la scotta della randa Più il vento rinforza e più è importante la tensione del vang Con poco vento utilizziamo il paterazzo per smagrire la randa lungo l’inferitura e nella parte alta, mentre nelle altre condizioni di vento il paterazzo è teso in modo regolare
BENOIT CHARON
1 – Le sartie alte e basse molto tese creano una leggera curvatura in alto La mastra è regolabile e raramente l’albero è appoggiato in avanti
2 – Tensione delle volanti: si cambia frequentemente Generalmente si dà poca tensione e noi non utilizziamo quasi mai la maniglia del winch Vang: poco cazzato per limitare lo svergolamento della randa, molto cazzato al lasco con vento medio e tenuto in mano con vento forte Paterazzo: dipende essenzialmente dal grasso della randa lungo l’inferitura, sulla mia ultima randa era pressochè inutile
ALAIN FEDENSIEU
1 – Con vento medio e leggero è poco inclinato, prima delle regate con vento forte si dà un foro in più alla landa dello strallo Le sartie basse ed alte hanno una tensione uguale e molto forte (30 sul tensiometro standard Dermac) L’albero ha poca curvatura nella parte alta, più o meno 4 cm , ed è molto ben bloccato lateralmente Nella mastra è bloccato per il 60% dietro e per il 40% davanti, con i tiranti interni lungo l’albero ben tesi
2 – Poco vento: con mare calmo le volanti sono molli o poco tese, così pure il paterazzo, la cui tensione serve solo per evitare oscillazioni nocive Con vento medio: le volanti sono puntate con mare calmo e tese con onde Con vento forte: le volanti sono sempre cazzate
JOE SEETEN
1 – Avere un profilo dell’albero il più regolare possibile, con la mastra in avanti e la lunghezza dello strallo standard
2 – La tensione delle volanti varia secondo lo stato del mare e la forza del vento, mentre il paterazzo diventa molto importante con vento forte e regolare
JEAN MICHEL RUSSO e PHILIPPE DE PELSMAEKER
1 – Strallo lungo mt 9,23, con mastra arretrata e sartie a 30 di tensiometro
2 – Quando l’albero è regolato bene le volanti ed il vang sono poco tesi ed il paterazzo è molle
BRUNO JOURDREN
1 – L’albero è dritto lateralmente con regolazione uguale delle sartie, il valore di tensione fra le sartie alte e quelle basse è quasi uguale e l’albero deve presentare una leggera curvatura in alto 2 – Vang: cazzato solo alle andature portanti Volanti: devono avere poca tensione con onde, mentre con vento medio e mare calmo devono essere tese al massimo Lo stesso ragionamento vale anche per il genoa e per il fiocco intermedio
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Come si misura la lunghezza dello strallo?