Editoriale

di Thierry ORBACH

7 anni, l’età della ragione, una certa maturità, una vigilanza sempre necessaria per conservare lo spirito del monotipo attraverso una stazza monotipo ma anche una convivialità della Classe “calda in acqua sulla linea di partenza e calda a terra nelle serate”
Il Presidente Francese Patrik RICCI ed i suoi predecessori, Michel YOKEL e Chantal ed Henri GRANDJEAN, ci sono stati sempre vicini
Questo prontuario vuole essere la bibbia dei soci della First Class Annuario dei soci, elementi tecnici, indirizzi delle velerie, stazza Non c’è forse ancora tutto, ma questo volumetto permetterà a tutti di portare il proprio contributo alla Associazione Italiana First Class
Un grazie ai concorrenti che, con la loro esperienza hanno contribuito alla sua elaborazione
Buon 1991 e a presto sull’acqua in monotipo

STORIA DI UN PRIMO DELLA CLASSE
Madame Roux confidava un giorno a Francois Seguin, noto giornalista di Régate International, a proposito delle origini del First Class 8:
“una barca è innanzitutto un colpo al cuore”
Per una donna l’estetica è importante All’inizio sorpresa, Annette Roux fu rapidamente conquistata da questo disegno di Jean Marie Finot
Noi abbiamo imboccato una strada difficile ed oggi con più di 1000 First Class 8 costruiti non abbiamo intenzione di alzare “il piede dall’acceleratore”
Francois Chalain il “padre” del nostro monotipo commentava:
“non si impone un monotipo, è il monotipo che si impone”
L’idea principale venne dal declino dello IOR, da cui era nato direttamente il First 30 di Mauric
Che fare? Il successo del J 24 aumentava in Europa e così abbiamo cercato chi ci poteva progettare, senza obblighi di stazza, una barca orientata verso la regata ma soprattutto capace di portare una piccola famiglia in una crociera costiera Questa doveva essere una barca carrellabile e dal prezzo contenuto, con un po’ di velocità in più del J 24 e del SURPRISE, e il tandem Finot-Fauroux aveva il suo quaderno di incarico Il progetto è datato autunno ’81 ed è portato a termine in meno di un anno
Lo spirito rivoluzionario ed informatico del gruppo Finot, già noto con “Revolution” di J Louis Fabry e l’esperienza di “L’èglatine 79”, un half tonner estremo, avevano colpito “Andare il più forte possibile ad un prezzo regalato”, guardando allo spirito di evitare di mettersi troppo sbandati con la propria famiglia a bordo
I parametri da riunire erano: più peso = più stabilità = più vela, ma anche carrellabilità, altrimenti il First Class 8 si sarebbe fatto di mt 2,80 di larghezza e sarebbe somigliato a un mini – Transats attuale
I primi sei prototipi sono in acqua nella primavera dell’82 e, prima del Nazionale di l’Herbaudière del novembre ’82, Thierry Orbach e Yves Le Bihan, stazzatore IOR, lavorano su una stazza a metà fra il Laser e il 5o5
Una miscela di intransigenza anglosassone applicata dai francesi al temperamento latino un po’ “furbo”
Per Richard Dry, responsabile della rete commerciale francese, bisognava rimpiazzare i First 18 e 22 In origine, la vendita di “barche da crociera” rappresentava il 70% del mercato, inoltre 68 000 franchi francesi per una barca di 8 mt erano un valido incentivo
Oggi la tendenza si è invertita a favore dei regatanti, ma all’inizio, l’argomento cuccette, cucina, crociera con i bambini era un modo per convincere la “signora” che si trattava di un investimento familiare e non del “giocattolo” del “marito” per la regata
E poi, e poi è arrivato il Black & White Trophy che ha preceduto il Trofeo Veuve Clicquot con un grande numero di partecipanti (33 partenti nell’agosto dell’83 per il secondo Campionato Nazionale a St Raphael sulle 150 barche già vendute)
A livello commerciale il cantiere aveva deciso per la prima volta di non fornire vele standard per motivare e accontentare i mastri velai che sono gli esaltatori dell’acquisto di vele da regata Bernard Mallaret della Delta Voiles aveva subito analizzato questa opportunità di mercato, era già pronto con “Estelle”, il First Class 8 prediletto della Classe, e vinceva il Campionato Nazionale dell’83, prima vittoria di una lunga serie
Un primo Campionato d’Europa nell’84, vinto da J Yves Jaffrezic su “Ville de Nantes APCC”, e i campionati si succedono a Cowes, La Trinitè, Littlehampton nell’84; Niewport e Saint Malo nell’85; L’Hospitalet del Infante, Neuchatel, Oslo e Hyères nell’86; Bayonna, Losanna e Friedrichshafen sul Lago di Costanza nell’87; Ginevra, Oslo, Versoix e Sète nell’88; Port Vendres e Crozon nell’89
“Estelle” e le altre barche sono sempre là presenti, vincono scafi vecchi di quattro anni e si piazzano in mezzo a First Class 8 nuovi fiammanti
Il monotipo ha vinto, linee di partenza con 50, 60 e più di 70 barche ne sono la prova Il First Class 8, prima serie monotipo in Francia da due anni, occupa la stessa posizione in Europa grazie alla sua attività in Spagna, Norvegia, Svizzera, Belgio e Germania Una bella fabbrica tutta nuova, aperta da Bènèteau a Marion, nella Carolina del Sud negli Stati Uniti, produrrà anche lei un giorno dei First Class? per attaccare il mercato USA e mondiale
Monotipo giovane di sette anni di età CONTINUA!!!
NB: e non abbiamo nemmeno parlato del First Class 8 della Federazione Francese della Vela, dei Campionati di Francia, degli equipaggi e di match racing ma questa è una lunga storia che continua verso la internazionalizzazione IYRU e chi sa, l’Olimpiade

4 comments

  • Marco (12 anni)

    Vi sono altre notizie storiche, che voi sappiate, relative alla produzione FC8? Com’è cambiata, dov’è stata fatta, da che nr a che nr, ecc…?
    Grazie, Marco (FC8, nr 133)

  • carloreggiani (12 anni)

    Ciao Marco

    Posso raccontarti un pezzo della storia a noi piu’ vicina: qui sul lago di Garda i First 8 sono stati importati intorno al 1991 dal Cantiere Dal Ferro che ha favorito la creazione della flotta che ancora oggi sta portando avanti la Classe Italiana.

    Qualche numero della nostra flotta ITA 281 ITA 345 ITA 706 ITA 832 ITA 842 ITA 845 ITA 854 ITA 846 ITA 866 ITA 868 ITA 928

  • Marco (11 anni)

    Ciao Carlo, ebbene sembra proprio che saremo dei vostri a breve, abbiamo ormai ultimato il refitting della barca e ci apprestiamo a portarla in acque Gardesane, credo verso la fine di Aprile (2014!!!).
    Il mio dubbio resta relativo al fatto che sullo scafo il seriale termina con *133 (ebbene sì, avrete una barca più vecchia di quella di Romani … ), mentre tutta la documentazione storica in nostro possesso è relativa ad un’imbarcazione che si chiama Lakanaille numero velico FRA 182.
    Possibile che ci sia discrepanza tra numero di scafo e numero velico?

  • Carlo (11 anni)

    Ciao Marco
    Un vero piacere avervi con noi sul Lago di Garda per questa stagione 2014!

    Qualche traccia sul web della tua barca: TROFEO ZEGNA (5-7 MAYO) DE BARCELONA

    http://www2.fcvela.com/inicio/noticias/7610-seguimiento-en-directo-del-trofeo-zegna-5-7-mayo-de-barcelona

    Campeonato de Cataluña 2006
    http://www.masmar.com/noticias/html/41934.html

    Sembra che l’armatore di FRA 182 si chiamasse Jorge Pau Cantó LAKANAILLE

    Altro documento, del 2004: VI REGATA FREIXENET
    GENERAL 2004

    http://sailingpr.com/regatas_nacionales/Freixenet_FC-8.html

    Qui è indicato l’armatore CARMELO AMADON e come sponsor LAKANAILLE

Lascia un commento

Go to Top